Analisi del 2015

In ritardo sulla consueta pubblicazione del report, ma ho una valida giustificazione: rientrata solo ieri dagli USA, stravolta ma felice.

Che bello vedere sempre il riepilogo di un anno, in cui lo ammetto, sono stata pigra, presa da mille cose. Ma pur sempre pigra.

Grazie agli affezionati, grazie ai nuovi lettori, grazie a chi ci è capitato per caso.

VB

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 23.000 volte in 2015. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 9 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Angeli per una sera (#angeliperunasera). Ringraziamenti

Natale con gli autori 2015

 

Gli scrittori, angeli per una sera a Milano

Martedì 1 dicembre 2015 si è svolta la Terza Edizione ufficiale di “Natele con gli autori“, questa volta intitolata “Angeli per una sera“: un gruppo di scrittori e giornalisti si è riunito intorno alla Stazione Centrale di Milano per trascorrere la serata insieme ai City Angels, soccorrendo i bisognosi, preparando cibo, vestiti e tè caldo per i senzatetto.

Tutto si è svolto per le strade, partendo dalla sede operativa dei City Angels (sotto ai tunnel alle spalle della Stazione). Guidati dai capi squadra di Mario Furlan, gli autori si sono resi disponibili per la ronda serale.

Insieme a Stefania Nascimbeni e Valeria Merlini, rispettivamente ideatrice e direttrice artistica del progetto, hanno partecipato:

Roberto Rasia Dal Polo

Chiara Beretta Mazzotta

Massimo Milone

Lucia Tilde Ingrosso

Isa Grassano

Ilaria Sicchirollo

Giovanni Gastel Jr

Alex Corlazzoli

Valeria Benatti

Marina Perzy

Giulia Martelli per le riprese del video

e gli amici

Raffaele Falappi e Andrea Galli Larghi

Il gruppo degli Angeli per una sera
Il gruppo degli Angeli per una sera

– MA NON E’ TUTTO! –

Il 3 dicembre 2015, Stefania Nascimbeni e Valeria Merlini hanno consegnato personalmente allo IEO, Istituto Oncologico Europeo, 200 libri (tra romanzi e saggi) autografati dagli autori e con una dedica speciale per i pazienti ricoverati.

Lo stesso giorno un centinaio di libri per bambini sono andati alla OBM Onlus con sede presso l’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi.

Mentre entro Natale altri 200 libri verranno consegnati al carcere di San Vittore.

 

Valeria Merlini, in particolar modo, ringrazia le seguenti case editrici per aver gentilmente e puntualmente risposto all’appello di voler donare libri come pensiero di Natale per i malati di tumore.

 

Un doveroso ringraziamento quindi a:

Add editore

Babel Agency (Maddalena Cazzaniga)

Baldini & Castoldi

Castelvecchi, Arcana, Ultra, Elliot

Einaudi ragazzi

Emons audiolibri

Garzanti

Giunti

Guanda

Harper Collins Italia

Iperborea

Marsilio

Mondadori

Morellini

NEO

Neri Pozza

Newton Compton

NNE

Nord, TEA (Limina, Tre60)

Nutrimenti

Sinnos

Sonda

Wingsbert House

 

 

Ma anche agli autori che hanno donato i loro testi:

Stefania Nascimbeni

Alessandra Appiano

Rossella Calabrò

Irene Cao

Roberto D’Incau

Giulia Gambaro

Giovanni Gastel jr.

Isa Grassano

Lucia Tilde Ingrosso

Massimo Milone

Marina Perzy

Roberto Rasia Dal Polo

Ilaria Sicchirollo

Stefano Vignaroli

 

E per finire grazie ai semplici” lettori che hanno risposto all’appello lanciato su facebook dall’amico Gian Paolo Serino.

 

In attesa della prossima edizione di “Natale con gli autori 2016“, porgiamo a tutti i nostri più calorosi auguri di Buone Feste.

 

 

 

 

Stefania Nascimbeni

Valeria Merlini

Valeria Merlini (sx) e Stefania Nascimbeni (dx) consegnano i libri allo IEO
Valeria Merlini (sx) e Stefania Nascimbeni (dx) consegnano i libri allo IEO

 

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Angeli per una sera (#angeliperunasera)

In occasione del Natale autori e giornalisti si riuniscono di nuovo per sensibilizzare alla lettura, questa volta offrendosi volontari dei City Angels

 

Milano. 1 dicembre 20015. Piazza San Babila / Stazione Centrale.

Volge ormai alla sua QUARTA EDIZIONE il progetto “NATALE CON GLI AUTORI” ideato dalla scrittrice e giornalista Stefania Nascimbeni: scrittori e giornalisti si riuniscono ogni anno durante le feste natalizie allo scopo di dare il proprio contributo alla comunità per diffondere l’incredibile valore terapeutico, e non solo, della lettura.

La prima edizione fu nel 2011 insieme con l’Ass. di Com. Resp. Sobjective: un “Bookcrossing Day” intitolato “io libro, tu libri”, che raccolse oltre 2.000 volumi in sole 24/h, tutti destinati agli ospedali della città; la seconda fu nel 2013 con la direzione artistica di Valeria Merlini, durante la quale venne realizzato un simpatico video “Harlem Shake” con protagonisti alcuni importanti scrittori che donarono i propri capolavori autografati al reparto oncologico dell’Ospedale San Carlo Borromeo; la terza nel 2014, di nuovo in collaborazione con la Merlini, nella quale gli scrittori si misero nei panni dell’altro, in questo caso il non vedente, partecipando alla mostra percorso “Dialogo nel buio” all’Istituto dei Ciechi di Milano, registrando i propri racconti con le proprie voci e raccogliendo diversi audiolibri in donazione all’Istituto.

Nel 2015, il primo dicembre GLI AUTORI SARANNO VOLONTARI DEI CITY ANGELS per tutta la sera, aiutando gli stessi a preparare i pasti per i senza tetto, caricando abiti e beni di prima necessità sulle loro unità mobili, distribuendo cibo e vigilando per le strade e sui mezzi di trasporto.

Un’idea accolta fin da subito con grande slancio da Mario Furlan, leader e ideatore dei City Angels, formatore, giornalista e scrittore a sua volta. Entrambi, Furlan e la Nascimbeni, legati dall’amicizia con il da poco scomparso genio delle mode, più che della moda, Elio Fiorucci, a cui sarà infatti dedicato il video che gli autori realizzeranno durante la serata.

Naturalmente non mancheranno le donazioni di libri che gli scrittori, i giornalisti, le case editrici e i critici letterari manderanno con una dedica speciale ai pazienti dello IEO – Istituto Europeo di Oncologia, come regalo di Natale!


Chi siamo.

 

Stefania Nascimbeni è giornalista freelance di moda e costume dal 2005, pubblica libri dal 2009: “101 Motivi per cui le donne preferiscono gli stronzi”, Newton Compton, “Tutti pazzi per Gaia”, Fanucci, “Expo and the City” (cameo di Elio Fiorucci), JMendell Books London, e diversi racconti in e-book, come “I No che fanno bene all’amore” e “Next Month”.

Valeria Merlini è giornalista freelance e su Panorama.it è attanagliata nel mondo del Sexy & Co. Anche lei ha pubblicato racconti (non solo erotici) in diverse antologie, tra cui “Sensi” (Armando editore); “Le porte aperte” (“Milano forte e piano 3”, Happy Hour edizioni) e “Spirito di osservazione” (“Milano forte e piano”, Happy Hour edizioni); ospite nell’edizione “Formentera senza vie di mezzo” (ediz. Pendragon); finalista alla prima edizione dell’IMAFestival con pubblicazione del racconto “My name is Ben”.

Si sono conosciute al corso di scrittura creativa di Raul Montanari nel 2009 e non si sono mai più lasciate!

 

 

 

 

 

 

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Me & Nasci @Lucky (Formentera, agosto 2015)

PARLANO DI NOI:

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add editore

il Giornale

 

Jont (Troubadour) is back!

Di Simona Altea, stella luminosa di Cristiano Gianni, in arte Cristeirubin.

Jont

Jont è un poeta  cantautore britannico diventato celebre per aver dato vita alla soundtrack delle quinta stagione della famosa serie TV Grey’s Anatomy.

In questo momento ha appena terminato il suo  nono album “An old innocence” registrato a Montreal da Howard Bilerman, produttore degli Arcade Fire.

Arriverà ora a novembre a Roma  per girare  un nuovo video e per due esclusivi concerti. Il cantautore londinese adora infatti l’Italia (leggi infatti Viva Italia) e si esibisce ormai da diversi anni qui nelle nostra penisola. Jont si esibirà giovedì 4 novembre al Kitchen di Genova (via San Donato 13) e venerdì 5 novembre al Caveau di Battipaglia (Salerno).

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Il gigante scalzo, così Jont viene chiamato dai suoi fans, ha girato il mondo con la sua chitarra acustica suonando ovunque come un vero troubadour, dall’America all’Italia, dall’Islanda all’Australia, prima di fermarsi definitivamente in Canada ad Halifax (Nuova Scozia) per fare non solo il musicista ma anche il papà.

Le sue canzoni parlano di vita e di amore e non a caso compaiono in telefilm come Grey’s Anatomy e nel poliziesco Senza Traccia.

Durante questo mini tour in Italia sarà possibile acquistare  il suo primo cd live “Live at zu studios” e ascoltare in anteprima i brani del suo nuovo album “An old innocence” presto in uscita.

Per saperne di più: www. Jontnet.com

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ITKNIT di Paola Magi, semplicemente bikini all’uncinetto. Ma non solo

Se non ve ne eravate accorte la nuova mania dell’estate, meglio da spiaggia, è l’uncinetto.

Il bikini fatto all’uncinetto (che gode di una propria identità, vale a dire “bikini croquet”) impazza anche qui a Formentera. Perché forse era giunto il momento di dare una svolta al solito costume, per poter distinguersi, per essere originali.

E quindi ecco che una provvidenziale donna milanese, stilista sottopelle da sempre, ha pensato bene che noi frequentatrici dell’isla dovessimo distinguerci e farci notare. Non certo per cialtroneria, sia ben inteso. Perché il bohochic è appunto un pezzo assolutamente… Chic.

Ecco allora che incontro in una bollente mattina di fine maggio Paola Magi, milanese, con la mania della creatività. Perché Paola, scopro chiacchierando, ha sempre avuto a che fare con ferri e uncinetti. La scorsa stagione si è dilettata con maglioni, cappelli, sciarponi e si è ora divertita con qualcosa di più appropriato anche a lei, amante irriducibile dell’isla: il bikini, il top, il poncho, la gonna, tutto rigorosamente di cotone e all’uncinetto. Senza dimenticare il fatto che la sua produzione è esclusivamente made in Milano.

Qui a Formentera i suoi pezzi sono disponibili all’interno del Gecko Beach Club Formentera, al Kiosko Pirata (dentro al Parque Natural) , e da oggi nel nuovissimo corner creato ad hoc al Casa Sa Punta.

 

Il modello indossato nelle foto si chiama Formentera (pics by BC)

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Expo 2015, Milano. German Pavillon

Il Padiglione della Germania è sicuramente quello che ha fatto centro!

Il tema food si accavalla a quello della sostenibilità e della sharing economy, la tecnologia impiegata per utilizzare al meglio le risorse mette al centro di tutto l’uomo. Tanta interattività, compreso il magico “Seedboard“, magico cartoncino su cui scorreranno filmati e immagini che illustreranno meglio le tematiche trattate.

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Expo 2015, Milano. Cose (semiserie) da sapere

Expo, il logo
Expo, il logo

Come affrontare l’Expo? Quando andarci? Da dove iniziare? Cosa vedere? Cosa saltare?
A questa e ad altre domande cercherò di rispondere grazie alla giornate, mattinate, pomeriggi, momenti liberi che mi fanno andare all’Esposizione Universale.

Prima di tutto: andare con i bambini, sì o no?
Ma ovvio che sì (basta che non rompano).
Io ci sono stata con la mia e con 2 sue amiche, tutte di 9 anni. D’accordo, non sono delle piccole mocciose e le si può portare a vedere quasi tutto (siamo perfino riusciti a scamparci il padiglione della Coca Cola che si erano imposte di visitare….). Quindi c’è talmente tanto da far vedere anche a loro, così da renderli partecipi, che una visita con i figli è davvero un dovere morale.
Detta questa che pare un monito da nonna, basta poco per fare felici anche i nostri adorabili mostri, ehm, creature. Uno zainetto con una bottiglia d’acqua da casa, viveri che possono sbocconcellare in ogni momento (MAI all’interno dei padiglioni) e per tutto il resto l’Expo ha da offrire quanto vi serve.

Acqua.
Di sete non si muore..
In più punti sono presenti i rifornimenti d’acqua (CASE DELL’ACQUA – WATER KIOSK) – ANCHE FRIZZANTE – tanto che vi sembrerà paradisiaco bere dalla fontanella acqua con le bolle.

Bagni.
Fare pipì è un diritto internazionale.
In più punti anche i servizi, puliti, colorati, giganteschi e non ho mai trovato fila. Mal che vada vi capiterà di trovare un corridoio chiuso perché lo stanno lavando.

Facendo un passo indietro, cioè ancor prima di arrivare all’Esposizione….
Biglietto della metro.
Mica vero che costa 2,50€ sempre, ovunque e comunque.
A seconda di dove prendete il metro troverete prezzi differenti. Per esempio, dall’ultima fermata del metro in Milano, Molino Dorino, il suo prezzo è di 1,90€. Da Lotto invece 2,00€.
Quindi ocio, non date all’edicolante già 2,50€, che non si sa mai.

Ma torniamo dentro all’Expo.
Consiglio di non arrivare all’apertura, ma qualche minuto (momento, mezz’ora) dopo se volete evitarvi le code disumane di questi giorni. Vi ricordo che si passa al metal detector come e manco fossimo all’aeroporto, quindi se pensate di portarvi la forbicina perché volete farvi le unghie all’aria aperta, ecco, lasciate stare. Anche voi che volete piazzare una bella bomba, lasciate perdere, ve la beccano. E pure quel fucile a canne mozze, aria gente, aria.

Timbri.
Come il Cammino di Santiago.
Potrete testimoniare (e conservare per i posteri) il vostro passaggio a Expo Milano 2015: voi c’eravate! Ogni padiglione ha infatti in dotazione un magnifico timbro (di ogni fattezza e dimensione) che potrete apporre in ogni dove. Il primo posto che mi viene in mente è la mappa di cui dovete dotarvi una volta superati i tornelli di entrata. Troverete dei gentilissimi signori con giubbottino giallo fluo che ve ne forniranno uno, centomila.
Una gioco in più per coinvolgere la prole.

Cibo.
Non si vive di solo scarpinare.
E quindi la pancia va riempita. Ne ho sentite di tutti i colori (e di tutti i prezzi). In realtà ce n’è per tutti: lo street food dei caratteristici kart, le mense alla buona, i baretti, i ristoranti sparsi un po’ ovunque e i ristoranti di alcuni (non di tutti) i padiglioni.
Esempio: il primo giorno ho pranzato “per dovere” al German Pavillon – cibo tipico naturalmente: dallo stinco, al crauto, dal Bratwurst al cavolo rosso passando per il purè e finendo con la classica birra. Prezzo: 20€ a persona.
Il risottino di Oldani (Davide) è ancora lì che mi aspetta, ah, ma arrivo prima o poi…

Consiglio se venite per la prima volta.
Poiché la sede espositiva di Expo ha delle proporzioni davvero enormi, mettevi il cuore in pace e rassegnatevi al fatto che tutto non lo potrete vedere (con una sola visita intendo – a quel punto intervengo io che ci vado spesso, sempre, assai… e vi racconto tutto).
Entrati dopo i controlli di sicurezza il mio suggerimento è di prendere la navetta che fa il giro (esterno) e che passa molto frequentemente; dalla prima fermata (F1o F2) scendete alla fermata F6, lato opposto del Decumano (sapete vero che il lungo corridoio che conduce dall’inizio alla fine si chiama Decumano e che forma insieme al Cardo bla bla…? Toh, leggi QUI).
Dalla F6 rientrate nell’area e che il tour abbia inizio!

Code.
Della serie “ma quando farà veramente caldo, l’ora e quaranta di attesa al Padiglione del Giappone cosa sarà mai?”.
Eh, non lo so davvero, diciamo che se sono cortesi, furbi e intelligenti tutti i padiglioni si dovranno dotare di parasol dalle proporzioni inenarrabili come quelli che ho visto fuori dalla Malaysia (spero non fosse un caso).

E per finire…
Farmacia: se ne avete bisogno, c’è.
Polizia, esercito, caramba, pompieri, ambulanze, crocerossine, infermiere, buttafuori e chi più ne ha più ne metta: ne abbiamo.
Pallino rosso del “voi siete qui”: che vi importa, avete lo smartphone!
Voglie improvvise di bollicine: Ferrari Spazio Bollicine, esiste!
Manganelli per randellare le orde di scolaresche che vi schiacciano i piedi, che fanno caciara e casino: trovateli!

Insomma, mi pare di aver detto le cose principali.
Non so se dirò cosa vedere e non vedere, credo che ognuno debba camminare e valutare. Io pubblico fotografie, ma poiché sono rana dalla bocca larga chissà dove mi spingerò…

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