Un rifiugio sicuro e garantito? Al Garghet, Milano, 28 gennaio 2010.

LUI che festeggia il compleanno? Giammai. LUI che crede di uscire solo con me. Io che credo mi abbia beccata in pieno.

Sì perchè gli ho organizzato una cena a sorpresa, con gli amici di sempre.

Sorpresa riuscita, nonstante le vicissitudini dell’ultimo momento (leggi, il cambio di location alle 19,00…).

Ma tutto è bene quel che finisce bene.

Il nostro rifugio sicuro in questione è il ristorante Al Garghet.

Teatro di innumerevoli cene nel corso di questi anni, è giunto anche per lui il momento di apparire sul Mondo Viola.

Lontano dal caos cittadino, ha da poco cambiato la sua storica entrata (da via Ripamonti) per confondere l’avventore abituale e costringerlo ad un dietrofront: ora l’entrata disponibile è da via dei Missaglia, dove le indicazioni non mancano.

Imboccata la stradina eccovi in campagna, seguendo un percorso tortuoso ritagliato tra i campi della pianura, regno di prati e di rane.

E poi, in mezzo al nulla, eccolo apparire. Lucine gialle natalizie addobbano tutta la struttura, gli alberi, le siepi all’esterno. Lucine natalizie dimenticate o decisione (saggia!) di tenerle per tutto l’anno? L’effetto è indubbio, meraviglioso, accattivante, nonchè scenografico.

Il “gracidare delle rane accompagna le cene estive all’aperto. In inverno ci si “deve accontentare” di gustare i prelibati piatti della tradizione lombarda.

Meglio se nella sala chiamata il Chiosco: “La più romantica delle sale, tovaglie con fiorellini, tendine con fiocchi e candele sui tavoli. La sala ideale per accompagnare cene e serate tipiche“. Ma tutte le sale hanno la particolarità di essere calde, accoglienti, anche sofisticate. E’ senz’altro un ristorante di classe (non impomatato, ma di classe!).

Il menù di qualità scritto rigorosamente a mano e in milanese (con traduzione!) varia con le stagioni, ma con alcuni piatti ormai classici e irrinunciabili.

Tra gli antipasti:

– lo gnocco fritto piacentino con prosciutto crudo a caldo

– la frittura di verdure (melanzane, zucchine e mozzarelle impanate)

– il lardo con patè di fegatini fatto in casa

Tra i primi:

– tortelli di zucca

Tra i secondi:

– Orecchia di elefante (LA NUMERO 1!!!). Consiglio: mai prendere l’orecchia d’elefante dopo aver mangiato antipasto e primo: impossibile finirla… In realtà è impossibile vuotare il piatto anche solo con un antipasto nello stomaco…meglio dividerla in due.

Vi ho segnalato i miei preferiti, quello che prendo sempre.

Quando andarci? Ogni occasione è quella buona: dalla cena romantica, al ritrovo con gli amici, sempre perfetto. E se poi portate degli amici che si stanno per trasferire in UK, allora la malinconia che gli assicurerete è indicativa di quanto staordinario sia il Garghet.

Grazie a tutti i presenti, pazienti e complici. Un bacio. Vi adoro. LUI anche.