La Mia Africa. Benvenuti a “CafonLand”. Altrimenti detta “Ecco dove se ne vanno i burini”. A Malindi, dove sennò?

Mani Pulite ne ha fatti di danni.

Non solo quelli ormai noti e arcinoti.

Anche quelli più nascosti. Vale a dire la fuga dei veri malandrini che hanno trovato l’America, qui a Malindi (dove vige l’assenza totale di estradizione…una manna dal cielo per questi burinicafonimalandrini). Sfruttano e maltrattano. A loro piacimento. Tanto loro “cianno i sordi“.

Eh sì, perchè qui a farla da padrone (“mini” porta pazienza…) è il burino romano. Quello che alzandosi a fatica dal lettino, per la panza, e ciabattando verso casa che lo ospita – molti vanno ovviamente a scrocco – dice “aò, il zole ffa venì fame. Che ce magnamo? Spaghetti ammatriciana o ‘na carbonara servaggia?“.

Oppure la grassa burina che appena entrata in casa sbraita contro il poveretto che ha la sfortuna di farle da cameriere tuttofare (così da farsi sentire da tutti, comodamente a bordo piscina): “Ma che schifo questi fiori, cosa ci fanno in casa mia? Il giardiniere lo sa che al mio arrivo voglio solo verde con un fiore nel mezzo!“.

Oppure ancora quella che riferisce come la sua baby-sitter abbia scongelato-ricongelato-scongelato-ricongelato la carne e che, come pensierino di Buon Anno, ha pensato bene di riciclare quella carne stessa alla poveretta (nel senso di “malcapitata” intendo) “perchè mò quello schifo puzzolente se lo magna lei!“.

Ecco cosa succede ai burini e ai cafoni che si sono arricchiti…

Non si possono sentire.

Non si possono vedere.

Per par condicio ficco comunque nel calderone il bauscia milanese (anche se in netta minoranza), e il poveretto che cala dal Veneto e che deve ancora capire come si sta al mondo (magari evitando di urlare mentre la gente riposa in spiaggia quando, da cartello esposto, si esige il silenzio dalle 14,00 alle 15,30…).

Il lato negativo, negativissimo di Malindi non è stata la non balneabilità del mare, ma queste burine, fastidiose e ingombranti presenze. Davvero notate dai tanti ospiti e tollerate ancor meno.

Uno schifo.

Malindi, le ville degli italiani in fiamme (Corriere della Sera, 28 dicembre 2009)